Passo la notte in treno e arrivo ad agra a notte fonda. Mi faccio aiutare dai soliti solerti procacciatori per trovare una stanza. La prima che mi propongono è tremenda e puzza di muffa. Il proprietario è disposto anche a scendere di prezzo, ma io volgio altro. La seconda stanza va abbastanza bene e il proprietario non si sposta di molto. Vabbè, doccia e nanna. La mattina vado alla ricerca di un altro posto, più economico e lo trovo. Per sole 300 rupie ho un letto e un bagno a pochi metri dal taj mahal.
La stanza è un po' segnata dall'umidità, ma fa lo stesso.
Nel pomeriggio esco per andare a vedere l'Agra fort.
E' un fortino costruito accanto al fiume al cui interno ci sono splendidi palazzi e giardini. Il meglio del meglio per la corte reale. Sorprende vedere le tante fontanelle ora ferme, doveva essere davvero uno spettacolo viverci dentro secoli fa.
Qui ho un po' di confusione, perchè lo stile è arabo, le uniche decorazioni sono con figure vegetali e mi sembra di stare in una corte marocchina. Ma è india, solo che non me l'aspettavo!
In questo grande insieme di edifici c'è anche un bazar per le signore, dove le donne potevano fare acquisti senza uscire dal palazzo. C'è l'hammam e, inaccessibile ai turisti, c'è l'harem.
Il palazzo principale è poi diventato la prigione dorata del suo costruttore, nonchè costruttore del taj mahal che da qui si vede bene.
Torno in albergo e mi rendo conto di quanto sia sporca la mia stanza e di quanto si mangi male ad agra.
Ma la mattina dopo ho il taj mahal.
Mi sveglio molto presto perchè sulla guida c'è scritto che la mattina c'è una bella luce e ci sono meno turisti.
Contrattempi a parte (il biglietto non si fa ll'ingresso, ma ad almeno un kilometro di distanza) entro.
Dalla serie "partenze intelligenti", noi turisti mattinieri siamo in tanti, ma la luce è davvero bella.
Per fare la classica foto frontale del taj mahal che si riflette nelle vasche c'è la fila e decido di astenermi.
Per tutta la visita è uno scontrarsi costante con turisti che fotografano ogni angolo, come in nessun altro monumento. Ho l'impressione che ogni centimetro sia già stato documentato.
Comunque è davvero bello, imponente ed elegante che si staglia verso il cielo.
ed è anche bello da vicino, con le sue decorazioni intarsiate nel marmo bianco.
E' molto più lineare e pulito rispetto agli altri monumenti visti fin'ora, uno stile diverso che un po' stupisce, così com'è stato per l'agra fort.
Ma ora vi chiederete: cosa c'è dentro il taj mahal?
Niente. C'è una finta sepoltura della sposa del costruttore a cui hanno affiancato, di straforo, la finta sepultura di un altro nobile successivo.
Dentro è precchio buio ed è anche proibito fare foto, anche se tutti le fanno.
Uscendo incontro i due ragazzi italiani che avevo conosciuto in treno per andare a khajuraho.
Poi gironzolo nei giardini, un po' per gustarmi il verde, un po' nella speranza di trovare uno scorcio interessante. Guardando il mausoleo, sulla sinistra c'è una moschea.
Niente vishnu, niente buddha, qui c'è allah.
La stanza è un po' segnata dall'umidità, ma fa lo stesso.
Nel pomeriggio esco per andare a vedere l'Agra fort.
E' un fortino costruito accanto al fiume al cui interno ci sono splendidi palazzi e giardini. Il meglio del meglio per la corte reale. Sorprende vedere le tante fontanelle ora ferme, doveva essere davvero uno spettacolo viverci dentro secoli fa.
Qui ho un po' di confusione, perchè lo stile è arabo, le uniche decorazioni sono con figure vegetali e mi sembra di stare in una corte marocchina. Ma è india, solo che non me l'aspettavo!
In questo grande insieme di edifici c'è anche un bazar per le signore, dove le donne potevano fare acquisti senza uscire dal palazzo. C'è l'hammam e, inaccessibile ai turisti, c'è l'harem.
Il palazzo principale è poi diventato la prigione dorata del suo costruttore, nonchè costruttore del taj mahal che da qui si vede bene.
Torno in albergo e mi rendo conto di quanto sia sporca la mia stanza e di quanto si mangi male ad agra.
Ma la mattina dopo ho il taj mahal.
Mi sveglio molto presto perchè sulla guida c'è scritto che la mattina c'è una bella luce e ci sono meno turisti.
Contrattempi a parte (il biglietto non si fa ll'ingresso, ma ad almeno un kilometro di distanza) entro.
Dalla serie "partenze intelligenti", noi turisti mattinieri siamo in tanti, ma la luce è davvero bella.
Per fare la classica foto frontale del taj mahal che si riflette nelle vasche c'è la fila e decido di astenermi.
Per tutta la visita è uno scontrarsi costante con turisti che fotografano ogni angolo, come in nessun altro monumento. Ho l'impressione che ogni centimetro sia già stato documentato.
Comunque è davvero bello, imponente ed elegante che si staglia verso il cielo.
ed è anche bello da vicino, con le sue decorazioni intarsiate nel marmo bianco.
E' molto più lineare e pulito rispetto agli altri monumenti visti fin'ora, uno stile diverso che un po' stupisce, così com'è stato per l'agra fort.
Ma ora vi chiederete: cosa c'è dentro il taj mahal?
Niente. C'è una finta sepoltura della sposa del costruttore a cui hanno affiancato, di straforo, la finta sepultura di un altro nobile successivo.
Dentro è precchio buio ed è anche proibito fare foto, anche se tutti le fanno.
Uscendo incontro i due ragazzi italiani che avevo conosciuto in treno per andare a khajuraho.
Poi gironzolo nei giardini, un po' per gustarmi il verde, un po' nella speranza di trovare uno scorcio interessante. Guardando il mausoleo, sulla sinistra c'è una moschea.
Niente vishnu, niente buddha, qui c'è allah.
belle foto!sei riuscita ad evitare di fotografare la massa di turisti che avrebbero rovinato tutto
RispondiEliminama anche qui sei stata???
RispondiElimina:-O
tempo fa lessi che il corso d'acqua che passa vicino questo monumento è inquinato.
confermi?
F.
hem, non sono andata a controllare, ma dopo aver visto l'attenzione che hanno per il fiume sacro (il gange) suppongo che tutto in india sia inquinato!
RispondiElimina