Dopo il taj mahal ho giusto il tempo per una doccia perchè ho il check out alle 10.
L'acqua è calda, ma mentre mi gusto il relax del momento, sento qualcosa sul piede.
E' un polposo millepiedi!!
Lo scalcio via e lo osservo mentre, più impaurito di me, cerca di salvarsi arrampicandosi sul muro.
Un po' disgustata continuo la doccia ma quando faccio per chiudere l'acqua, ne trovo un altro ancora più grosso vicino al rubinetto.
Certo, stando qui il margine di tolleranza allo schifo sale parecchio, però non è un bel vedere.
lascio la stanza, sperando che non mi si sia infilato qualcosa nello zaino, e vado in reception per consegnare le chiavi e ritirare i miei panni puliti. Ma dovrò aspettare fino alle 12, perchè non sono ancora pronti.
Per fortuna che ho il computer, così passo il tempo organizzando le prossime tappe. Ho deciso di saltare aurangabad per godermi con più calma goa.
Finalmente arrivano i miei vestiti, pago (correggendo l'omino dell'albergo che mi stava calcolando per "errore" 50 rupie in più) e vado via. La sera prima ho preso un oki per via di un po' di dolori alle spalle, forse dovuti agli zaini e adesso mi brucia un po' lo stomaco. Per stare meglio, vado in un bel ristorante con connessione a mangiare e bere. Passano così abbastanza in fretta le ora che mi separano alla partenza del treno.
Un'ora prima prendo un autorisciò e mi faccio portare in stazione.
Nell'ufficio turistico conosco una signora messicana che parla l'italiano e che viaggia con il figlio disabile. E' in giro da mesi, ma da poco è in india. Anche lei va a Jaipur e ci accordiamo per prendere insieme il taxi per raggiungere l'albergo una volta arrivate.
Il treno arriva e ci dividiamo perchè abbiamo posti diversi.
Mentre aspetto l'arrivo del treno osservo i numerosi topi che gironzolano tra i binari. Un anziano signore mi commenta con naturalezza che sono tanti perchè mangiano gli avanzi di cibo. E in effetti neanche a me fanno tanto schifo. Cani, capre, piccioni, mucche, topi. Ci si convive.
Arrivato il treno, mi sdraio nel solito lettuccio sleeper e dormo anche un po'.
Poi mi sveglio con una forte pesantezza allo stomaco, che strano. Penso che forse sia un semplice problema di digestione, ma invece no. Ad un certo punto, nonostante la ressa di persone nel corridoio, scavalco tutto e tutti e mi rifugio nel bagno.
E' buio e c'è il bagno alla turca, non vedo nulla ma so che il mio pranzo mi sta salutando, uscendo da dove è entrato.
E' una situazione surreale, dopo essermi ricomposta alla bene e meglio, esco dal bagno e torno nel mio lettuccio. Mi sento sollevata, ma non sto ancora bene.
Quando arriviamo in stazione sono abbastanza provata. Il solito tassista mi aggancia, anche se io gli faccio il cenno di andarsene. Non mi molla neanche quando vomito per la seconda volta in un raro cestino delle immondizie, lo vedo con la coda dell'occhio che resta lì a guardarmi.
Beh, in effetti per persone che si soffiano il naso senza usare il fazzoletto un rigurgito non deve essere così schifoso come lo è per noi.
Rimessami in marcia, cerco la signora di prima, un po' maledicendomi per l'impegno preso perchè altrimenti sarei già in taxi verso il mio hotel.
La trovo e con lei c'è anche un'altra ragazza conosciuta nel treno varanasi-khajuraho.
La stazione di jaipur è decisamente ricca di barriere archiettoniche e perdiamo un sacco di tempo per raggiungere il parcheggio. Qui si perde altro tempo a decidere il taxi o non so cos'altro, mentre io avevo solo voglia di una stanza, un bagno, un letto.
Finalmente arriviamo. Nel mio hotel non c'è posto per la signora, quindi scendo solo io.
L'uomo della reception mi fa compilare tutta la mia pagina del registro, senza pietà anche qunado gli dico che non mi sento bene. Per lo meno non mi fanno aspettare per la fotocopia del passaporto.
finalmente in stanza, mi chiudo in bagno ecc ecc...
Ne segue un giorno malaticcio, con mal di testa e stomaco a pezzi. Però la stanza è pulita, dall'albergo mi hanno chiamato un dottore e un ragazzo mi è andato a prendere i farmaci.
Non ho la febbre, anche se mi sono sentita parecchio accaldata.
Ora è il secondo giorno in questo hotel.
Sto molto meglio, solo che a conti fatti salta la tappa a jaisalmer. Peccato, ma mi restano pushkar e goa.
Sono convinta che più che un virus sia stata una gastrite dovuta all'oki, ma lo stesso prendo le medicine che mi ha prescritto il dottorone indiano.
Oggi me lo prendo ancora di riposo, non ho neanche voglia di uscire per jaipur.
Ho aggiornato il blog, mi sono tagliata le unghie e ora dormo un po'.
A domani!
L'acqua è calda, ma mentre mi gusto il relax del momento, sento qualcosa sul piede.
E' un polposo millepiedi!!
Lo scalcio via e lo osservo mentre, più impaurito di me, cerca di salvarsi arrampicandosi sul muro.
Un po' disgustata continuo la doccia ma quando faccio per chiudere l'acqua, ne trovo un altro ancora più grosso vicino al rubinetto.
Certo, stando qui il margine di tolleranza allo schifo sale parecchio, però non è un bel vedere.
lascio la stanza, sperando che non mi si sia infilato qualcosa nello zaino, e vado in reception per consegnare le chiavi e ritirare i miei panni puliti. Ma dovrò aspettare fino alle 12, perchè non sono ancora pronti.
Per fortuna che ho il computer, così passo il tempo organizzando le prossime tappe. Ho deciso di saltare aurangabad per godermi con più calma goa.
Finalmente arrivano i miei vestiti, pago (correggendo l'omino dell'albergo che mi stava calcolando per "errore" 50 rupie in più) e vado via. La sera prima ho preso un oki per via di un po' di dolori alle spalle, forse dovuti agli zaini e adesso mi brucia un po' lo stomaco. Per stare meglio, vado in un bel ristorante con connessione a mangiare e bere. Passano così abbastanza in fretta le ora che mi separano alla partenza del treno.
Un'ora prima prendo un autorisciò e mi faccio portare in stazione.
Nell'ufficio turistico conosco una signora messicana che parla l'italiano e che viaggia con il figlio disabile. E' in giro da mesi, ma da poco è in india. Anche lei va a Jaipur e ci accordiamo per prendere insieme il taxi per raggiungere l'albergo una volta arrivate.
Il treno arriva e ci dividiamo perchè abbiamo posti diversi.
Mentre aspetto l'arrivo del treno osservo i numerosi topi che gironzolano tra i binari. Un anziano signore mi commenta con naturalezza che sono tanti perchè mangiano gli avanzi di cibo. E in effetti neanche a me fanno tanto schifo. Cani, capre, piccioni, mucche, topi. Ci si convive.
Arrivato il treno, mi sdraio nel solito lettuccio sleeper e dormo anche un po'.
Poi mi sveglio con una forte pesantezza allo stomaco, che strano. Penso che forse sia un semplice problema di digestione, ma invece no. Ad un certo punto, nonostante la ressa di persone nel corridoio, scavalco tutto e tutti e mi rifugio nel bagno.
E' buio e c'è il bagno alla turca, non vedo nulla ma so che il mio pranzo mi sta salutando, uscendo da dove è entrato.
E' una situazione surreale, dopo essermi ricomposta alla bene e meglio, esco dal bagno e torno nel mio lettuccio. Mi sento sollevata, ma non sto ancora bene.
Quando arriviamo in stazione sono abbastanza provata. Il solito tassista mi aggancia, anche se io gli faccio il cenno di andarsene. Non mi molla neanche quando vomito per la seconda volta in un raro cestino delle immondizie, lo vedo con la coda dell'occhio che resta lì a guardarmi.
Beh, in effetti per persone che si soffiano il naso senza usare il fazzoletto un rigurgito non deve essere così schifoso come lo è per noi.
Rimessami in marcia, cerco la signora di prima, un po' maledicendomi per l'impegno preso perchè altrimenti sarei già in taxi verso il mio hotel.
La trovo e con lei c'è anche un'altra ragazza conosciuta nel treno varanasi-khajuraho.
La stazione di jaipur è decisamente ricca di barriere archiettoniche e perdiamo un sacco di tempo per raggiungere il parcheggio. Qui si perde altro tempo a decidere il taxi o non so cos'altro, mentre io avevo solo voglia di una stanza, un bagno, un letto.
Finalmente arriviamo. Nel mio hotel non c'è posto per la signora, quindi scendo solo io.
L'uomo della reception mi fa compilare tutta la mia pagina del registro, senza pietà anche qunado gli dico che non mi sento bene. Per lo meno non mi fanno aspettare per la fotocopia del passaporto.
finalmente in stanza, mi chiudo in bagno ecc ecc...
Ne segue un giorno malaticcio, con mal di testa e stomaco a pezzi. Però la stanza è pulita, dall'albergo mi hanno chiamato un dottore e un ragazzo mi è andato a prendere i farmaci.
Non ho la febbre, anche se mi sono sentita parecchio accaldata.
Ora è il secondo giorno in questo hotel.
Sto molto meglio, solo che a conti fatti salta la tappa a jaisalmer. Peccato, ma mi restano pushkar e goa.
Sono convinta che più che un virus sia stata una gastrite dovuta all'oki, ma lo stesso prendo le medicine che mi ha prescritto il dottorone indiano.
Oggi me lo prendo ancora di riposo, non ho neanche voglia di uscire per jaipur.
Ho aggiornato il blog, mi sono tagliata le unghie e ora dormo un po'.
A domani!
si va di qua ,si va di la ,si mangia questo ,si mangia quello,il tuo fisico ha detto :"calma!!!"solo che lo ha detto nel modo peggiore!!!
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